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Parodontologia

Parodontologia

paradontalgia

Parodontopatia: come riconoscerla e come curarla

La parodontopatia è un’infiammazione acuta o cronica del parodonto, il complesso degli elementi che fissano il dente nella sua sede. In passato maggiormente conosciuta come piorrea, la parodontite è la causa più diffusa della perdita dei denti nell’adulto. Molto spesso sono le gengiviti a innescare il processo infiammatorio che porta poi a questa patologia, ma vi sono tanti altri fattori da non … Continue reading Parodontopatia: come riconoscerla e come curarla

Parodontite: se trascurata può portare alla caduta dei denti

Una gengivite trascurata costituisce il terreno ideale per lo sviluppo di una parodontite, l’infiammazione acuta o cronica del parodonto. Sotto questo nome sono racchiusi gli elementi che tengono ancorato il dente alla sua sede, ovvero l’osso alveolare, la gengiva, il legamento alveolo-dentale e il cemento radicolare.  L’infiammazione del parodonto, o più specificamente l’insieme delle malattie che possono colpirlo, viene … Continue reading Parodontite: se trascurata può portare alla caduta dei denti

Gengivite: cosa fare quando le gengive sono infiammate

A tutti è capitato almeno una volta nella vita di andare incontro al sanguinamento delle gengive. Può essere un episodio banale e sporadico che non deve destare alcuna preoccupazione, ma si potrebbe trattare anche di gengivite. E’ possibile riconoscere una gengivite? Come agire in caso di infiammazione delle gengive? Cerchiamo di capirlo analizzando bene caratteristiche, sintomi e cause.  La gengiva svolge … Continue reading Gengivite: cosa fare quando le gengive sono infiammate

Trattamenti di Parodontologia per la cura dei tessuti che circondano il dente

All’interno dell’odontoiatria, la parodontologia è la branca che studia il parodonto e le sue implicazioni patologiche, ossia, la malattia parodontale.   

La malattia parodontale: trauma dentale e conseguenze  

Il parodonto è l’insieme dei tessuti molli e duri che compongono il dente. I primi sono costituiti da gengiva e legamento parodontale, mentre i secondi comprendono cemento e tessuto osseo alveolare. Queste strutture mantengono il dente ancorato alle ossa mascellari e ne permettono la funzionalità.  Alterazioni dello stato di salute del dente portano a sviluppare la malattia parodontale che è rappresentata da gengiviti e parodontiti. 

Come sempre, la prevenzione è l’arma migliore, con visite dall’odontoiatra che dovrebbero cominciare già da piccoli, intorno ai 5 anni d’età, quando si è giunti a completamento della dentizione decidua. Questo, indipendentemente che ci si trovi o meno in presenza di problematiche dentali.   

Gengivite: cosa c’è da sapere 

Pur essendo una patologia a sé, spesso la gengivite è il primo stadio della parodontite. A differenza di quest’ultima, però, la gengivite è una traumatologia dentale reversibile, almeno quando è nelle prime fasi. Trascurata, l’infiammazione evolve lentamente in parodontite.  

L’agente causale primario della gengivite è la placca dentale, costituita dai residui di cibo che si formano ad ogni pasto e fungono da terreno di coltura per le colonie batteriche. Se non viene rimossa, la placca si trasforma in tartaro che diventa talmente duro da richiedere una detartrasi, ovvero un’ablazione del tartaro professionale.    

La parodontite e le infiammazioni gengivali 

Se la gengivite non viene curata può condurre a una parodontite, causando una recessione gengivale e dando origine alle tasche parodontali. In pratica la gengiva, ritraendosi, lascia uno spazio fra il dente e la gengiva stessa che ha proprio la forma di una “tasca”, nella quale vanno ad annidarsi i batteri presenti nella placca. Questi microrganismi anaerobici si moltiplicano ed espandono l’infiammazione al parodonto e alle ossa mascellari, dando origine alla parodontite. Fondamentale è la rapidità nel diagnosticare il problema e nell’intraprendere gli interventi adatti, perché la difficoltà nel trattare la malattia aumenta con il progredire della stessa e, nei casi limite, si può arrivare ad un trauma gengivale così esteso da causare la perdita del dente.  

Tipologie di interventi in parodontologia 

Oggi, gli interventi parodontali si dividono in due gruppi: gli interventi non chirurgici e gli interventi chirurgici.   

I primi seguono un percorso che si compone di due fasi: la pulizia sottogengivale e la laserterapia.
La prima fase serve per rimuovere il tartaro più profondo che ha ormai aderito alle radici dei denti; l’odontoiatra esegue lo “scaling” e il “currettage gengivale”.
La seconda fase vede l’impiego del laser per effettuare la pulizia sotto gengivale.  

Per quanto riguarda gli interventi chirurgici, l’odontoiatra vi fa ricordo quando la terapia non chirurgica ha avuto scarso successo o non può essere utilizzata. La chirurgia parodontale si divide in resettiva, rigenerativa e muco-gengivale.   

La chirurgia parodontale resettiva si usa quando i tessuti gengivale od osseo sono compromessi a tal punto da rischiare l’instaurarsi di infezioni e arrivare alla caduta dei denti, per cui è necessario ricostruire il tessuto malato.  

Con la chirurgia rigenerativa si pratica un innesto di tessuto che in un secondo tempo viene ricoperto dalle gengive o da materiale biocompatibile. Per limitare la recessione gengivale, invece, si effettua la chirurgia muco gengivale che migliora l’estetica della bocca e inibisce la proliferazione batterica.