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Category Archives: Clinica odontoiatrica

stomatite

Ulcere e afte nel cavo orale? Potrebbe essere stomatite

La stomatite è un processo infiammatorio del cavo orale caratterizzata dalla presenza di ulcere e afte. Individuare per tempo il problema, e quindi l’alterazione dell’aspetto della mucosa, permette di intervenire con maggiore efficacia. 

La stomatite è solitamente molto fastidiosa; di fatto è impossibile non accorgersi della sua insorgenza. La forma più comune tra quelli riconosciute a livello medico è la stomatite aftosa, facilmente individuabile proprio in virtù della presenza di afte. 

Stomatite: sintomi e cause 

La stomatite può interessare diverse zone del cavo orale: palato, guance, lingua ed interno delle. I sintomi più evidenti sono delle piccole ulcere, un forte arrossamento, alito cattivo, aumento della secrezione salivare e talvolta sanguinamento delle gengive. Possono comparire anche delle afte biancastre.  

All’origine di tale alterazione ci sono diversi fattori, tra cui la moniliasi (una micosi acuta della faringe), alcune forme di angina, un’infiammazione delle gengive o della lingua. La bocca può infiammarsi anche per delle sostanze irritanti, come tabacco e spezie, per certi farmaci, per carenze alimentari (in primis di vitamina C) e per scarsa igiene orale. 

Denti spezzati o protesi dentarie non adattate correttamente irritano le gengive e possono indurre a mordere accidentalmente l’interno delle guance o la lingua. Questo può dare adito alla formazione di lesioni. 
 
Anche lo stress figura tra le possibili concause della stomatite. 

Come intervenire in caso di stomatite 

In genere la stomatite dura una settimana, ma esistono casi in cui il disturbo si prolunga recando non poco disagio. 
 
Il dentista può individuare correttamente tale infiammazione, così da indicare il piano terapeutico migliore. I primi consigli sono relativi a una corretta igiene orale, supportati necessariamente da stile di vita e alimentazione sani. Per combattere la stomatite sarà utile una terapia antibiotica mirata e risciacqui con un collutorio antisettico, nella forma di una soluzione acquosa di clorexidina allo 0,2%. 

L’intervento del dentista si rivela indispensabile soprattutto nel caso in cui il paziente abbia serie difficoltà a ingoiare e a parlare. Sarà dunque premura del professionista procedere a un’indagine completa che non riguardi solo le mucose ma il cavo orale nel suo complesso. 

Ricordiamo, infine, la terapia deve essere rigorosamente monitorata. Una cura sbagliata può portare infatti a un’infezione da miceti, di solito evidenziata da una patina cremosa biancastra aderente alla mucosa. 

pulizia dei denti

Pulizia dei denti: chiariamo qualche dubbio

La pulizia dei denti rientra tra quelle operazioni fondamentali per mantenere la dentatura in buona salute. Andando ad agire sull’accumulo di tartaro e placca, si può limitare notevolmente l’insorgere di carie e parodontiti. Solitamente i dentisti consigliano di effettuare una pulizia dentale 2 volte all’anno. 

L’igiene orale quotidiana, anche se fatta correttamente, non è in grado di rimuovere la placca e il tartaro sottogengivale. Se li si trascura, diventano poi così duri che solo gli strumenti professionali di un dentista sono in grado di rimuoverli. Prendersi cura dei propri denti, anche con una pulizia ogni 6 mesi, ne garantisce il buon mantenimento, prevenendo lo sviluppo di eventuali patologie della bocca. 

La pulizia dei denti fa male? 

Alcune persone rinunciano alla pulizia dei denti, temendo che possa essere dolorosa. In realtà questa operazione non fa male ma, ovviamente, più si trascurano i denti più diventa alta la probabilità che poi bisogna ricorrere ad azioni più invasive. 

Ci sono inoltre dei fattori che possono influire sul fastidio provocato o, meglio, sulle sensazioni che si avvertono. Ogni persona, infatti, ha una soglia di sensibilità strettamente personale. A ciò va aggiunta l’abilità del dentista e la quantità di tartaro e placca da rimuovere. Detto ciò, non possiamo nella maniera più assoluta parlare di dolore, ma solo di fastidi ampiamente tollerabili. 

La pulizia dei denti rovina i denti? 

Non è inusuale sentire che la pulizia dei denti li rovina; nello specifico è lo smalto a subire danni. Nulla di più falso. Gli attuali strumenti odontoiatrici e le tecniche usate permettono di eliminare il tartaro senza colpire lo smalto. La pulizia dentale andrebbe effettuata non meno di una volta all’anno, per la salute di denti e gengive, molto prima che per ragioni estetiche. 

Gli strumenti per la pulizia dei denti presentano il massimo grado di sicurezza, se usati con criterio e competenza. La pulizia dei denti non rovina i denti, ma ne migliora anzi la salute, se si ha la premura di rivolgersi a dei professionisti. 

Curare una carie

Curare una carie tempestivamente può evitare spiacevoli conseguenze

Curare una carie in tempo può essere importantissimo. I denti e il loro stato sono spesso indicativi della salute dell’intero organismo. Sarebbe sbagliato pensare a bocca e denti come strutture a se stanti, indipendenti dal resto del corpo. Ai denti sono infatti legati più fattori di quanto si possa immaginare. Una carie può essere banalizzata o trascurata, ignorando che ciò espone al rischio di infezioni o a patologie a carico dell’apparato orofaringeo. 

Una corretta igiene oralè il punto di partenza imprescindibile per mantenere i denti in buona salute. Ciò contempla che li si lavi 2/3 volte al giorno dopo i pasti principali, utilizzando uno scovolino interdentale e un buon collutorio senza abusarne. Fondamentale sottoporsi a visita dentistica almeno due volte all’anno. Ma cosa fare se notiamo su un dente o più denti delle macchie scure? Potrebbe trattarsi di carie: vediamo come intervenire. 

I segnali e i sintomi della carie 

Le macchiette scure superficiali sono il primo segnale della carie. Se a queste si associa un’elevata sensibilità del dente a contatto con cibi molto caldi o molto freddi, è probabile che i nervi si siano infiammati.  

Le carie comportano un’erosione dei tessuti duri dei denti per opera di microrganismi che infestano il cavo orale. La patologia può manifestarsi in diverse forme, per cui possiamo avere a che fare con carie acute, croniche, secche, centrali, senili e ancora carie da vapori acidi, da radiazioni ionizzanti e da lavoratori dello zucchero. 

Quali fattori agevolano l’insorgere della carie 

La prima causa scatenante di una carie è una cattiva igiene orale. Scendendo più a fondo, possiamo parlare di fattori endogeni ed esogeni. Tra i primi vanno menzionati la struttura dentale e la riduzione della saliva. Questa infatti è costituita da sostanze con funzioni antimicrobiche e protettiva nei confronti degli agenti cariogeni. 

Tra quelli esogeni ritroviamo un’alimentazione poco sana, ricca di zuccheri e cibi acidi: il fumo; la placca, che favorisce la proliferazione batterica. 

Se le carie vengono trascurate o non sono trattate adeguatamente, possono determinare un aumento delle tossine, un’infiammazione del tessuto molle e pulpite. Occorre farsi visitare da un dentista prima possibile. Solitamente il professionista decide di attuare in via preliminare un’accurata pulizia dei denti, allo scopo di eliminare i batteri, causa di placca e tartaro. 

mal di denti cause rimedi

Cause del mal di denti e possibili rimedi

Il mal di denti rappresenta uno dei fastidi più temuti, soprattutto perché da blando può diventare particolarmente intenso. Dietro quella che possiamo definire solo una sintomatologia si nascondono diverse cause. Vediamo di passare al vaglio quelle più frequenti. 

Mal di denti: quali cause? 

Le carie rientrano tra le più diffuse cause del mal di denti. Seguono a stretto giro gli ascessi dentali, i denti del giudizio e la pulpite. Nelle donne in gravidanza, inoltre, non è infrequente questo fastidio a causa dei cambiamenti ormonali. Questi infatti possono agevolare un abbassamento delle difese immunitarie, terreno fertile per gengivite e parodontite, ma anche erosione dello smalto. 

Gli ascessi dentali possono degenerare se non presi per tempo. Si tratta di infezioni batteriche, laddove l’accumulo di plasma e detriti può interessare gengive, radice dei denti e osso mandibolare. 

denti del giudizio possono invece essere cause del mal di denti quando la crescita devia dalla sede giusta, potendo influire sulla posizione anche degli altri denti. In questo caso andrebbero estratti. 

La pulpite invece è l’infiammazione della polpa del dente e dei tessuti e anch’essa può causare il mal di denti.  

Cause del mal di denti: rimedi e farmaci

In caso di mal di denti, sarebbe sempre preferibile farsi visitare del dentista, onde scongiurare spiacevoli evoluzioni. A ogni modo, esistono rimedi farmaceutici che possono almeno temporaneamente tenere a bada il mal di denti. 

Tra questi ritroviamo: 

  • l’acido acetilsalicilico; 
  • gli antibiotici; 
  • la clorexidina (esistono anche collutori molto validi in commercio); 
  • anestetici locali; 
  • antinfiammatori non steroidei. 

medicinali per il mal di denti vanno assunti dietro indicazioni mediche, per cui ogni terapia fai da te andrebbe rigorosamente bandita. 

sbiancamento dentale

Sbiancamento dentale a Latina

Sei in cerca di uno studio dentistico dove poter sbiancare i tuoi denti? Presso lo studio dentistico a Latina del Dott. Bonifacio sarà possibile prenotare un trattamento per lo sbiancamento dei denti rapido, indolore ed economico.

Lo sbiancamento dentale è un trattamento duraturo (durata di circa 15 mesi) in grado di garantire un sorriso smagliante a lungo. Fondamentale, per la buona riuscita del trattamento, è una buona pulizia dei denti sia prima che dopo averli sbiancati. La superficie dei denti deve essere pulita affinché il gel possa aderire direttamente e svolgere appieno la sua azione sbiancante.

L’uso dell’ozono in odontoiatria rappresenta un’ottima alternativa a soluzioni disinfettanti più standard.

Per prolungare gli effetti e preservare il colore ottenuto, inoltre, sarà sempre possibile sottoporsi a un nuovo trattamento sbiancante dopo poco più di un anno, nel rispetto della salute, ma anche dell’estetica dei vostri denti

Una buona igiene domiciliare, affiancata da sedute periodiche di igiene professionale, è importante per mantenere più a lungo i risultati dello sbiancamento dentale e impedire che le macchie nella colorazione del dente raggiungano la parte interna, diventando più difficili da rimuovere.

Lo sbiancamento dentale è doloroso o ha effetti collaterali?

Nient’affatto! La procedura è assolutamente indolore.

Raramente, in seguito allo sbiancamento dentale, si può avvertire una lieve ipersensibilità dentale, che di norma regredisce rapidamente. Generalmente, infatti, lo sbiancamento dentale è un trattamento poco invasivo e completamente sicuro, che può essere eseguito da numerosi dentisti a Latina e provincia. Non ha alcuna conseguenza sulla salute del dente e non ha effetti collaterali. 

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