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denti gialli

Denti gialli? Risolvi con lo sbiancamento dentale

denti gialli sono fonte di notevole disagio per parecchie persone. Ognuno di noi ambisce ad avere una dentatura perfettamente bianca. Purtroppo diversi fattori possono portare all’ingiallimento dei denti, causando non poco imbarazzo nel relazionarsi con gli altri. Come bisogna agire in questo caso? Lo sbiancamento dentale può essere risolutivo.

I denti gialli vengono spesso associati ad una scarsa igiene orale. Va detto che non tutti i denti presentano lo stesso ingiallimento: si va infatti da una lieve alterazione del colore naturale fino ad una particolarmente marcata. Alla base di questa condizione possono esserci però cause differenti, non necessariamente legate all’igiene dentale. 

Denti gialli: quali sono le cause più comuni 

Ci preme chiarire che il colore dei denti è una caratteristica individuale.  Esistono persone che hanno una dentatura bianca candida, così come altre dove i denti tendono al giallino o al grigio.  

L’ingiallimento dei denti può essere progressivo o presentarsi improvvisamente. L’abuso di fumo e caffè, sostanze dal noto potere macchiante, sono tra le prime cause di questa condizione. Alla variazione del colore dei denti possono contribuire anche età, genetica, infezioni, metabolismo irregolare nonché uso reiterato di antibiotici. 

I denti gialli possono tornare bianchi? 

In tanti si chiedono se i denti gialli possano tornare bianchi. La risposta è affermativa. Noi dello Studio Bonifacio a Latina effettuiamo un trattamento di sbiancamento dentale rapido e indolore, oltre che dai costi competitivi.  

Se l’obiettivo è avere un sorriso smagliante, ma soprattutto che duri a lungo, questo tipo di intervento del tutto innocuo può essere risolutivo. Lo sbiancamento dei denti dura infatti in media 15 mesi. 

Sarà premura del dentista provvedere in prima istanza a una pulizia dei denti, da fare sia prima che dopo averli sbiancati. La superficie dei denti deve essere pulita affinché il gel possa aderire alla perfezione, così da svolgere la sua azione sbiancante in modo ottimale. 

Lo sbiancamento dentale non ha alcuna conseguenza sulla salute del dente e non presenta effetti collaterali.  

sensibilità dentale

Sensibilità dentale: a cosa è dovuta e come intervenire

In tanti soffrono di sensibilità dentale, che spesso emerge improvvisamente. Una bevanda molto calda o molto fredda, un cibo particolarmente duro ed ecco che si sente una fitta ai denti. Di cosa si tratta? Meglio indagare e affrontare prima possibile il problema. 

Quando si verifica un’erosione dello smalto, la dentina rimane scoperta. Questo equivale a una maggiore esposizione del dente a tutto ciò che potrebbe recar danno, e di conseguenza dolore. Bisogna infatti ricordare che la dentina è un tessuto osseo che svolge una fondamentale funzione di protezione della polpa. Questa è ricca di terminazioni nervose: ciò spiega il motivo della dolenzia. Vediamo insieme cosa c’è dietro i denti sensibili

Sensibilità dentale: quali possono essere le cause 

Se i denti fanno male, con tutta probabilità la polpa è stata intaccata ad opera di alcuni fattori specifici. Nello specifico, lo smalto si è assottigliato o è stato danneggiato oppure è in corso un’infiammazione gengivale. 

Le principali cause della sensibilità dei denti sono: 

  • carie: la sensibilità dentale può essere il sintomo di una carie del colletto dentale, sia incipiente che avanzata; 
  • otturazioni usurate e denti scheggiati: entrambe le condizioni espongono la dentina; 
  • bruxismo: lo strofinamento dei denti ha effetti deleteri sullo smalto; 
  • accumuli di tartaro e placca; 
  • gengivite e pulpite; 
  • uso di collutori troppo aggressivi. 

Rimedi per denti sensibili 

Il dentista è il primo imprescindibile punto di riferimento nel caso i denti sensibili siano ormai una costante. La consulenza e l’intervento di un professionista ci consentono di affrontare il problema dalla giusta prospettiva.  

Intanto, saranno d’aiuto alcune buone pratiche atte a ridurre l’indolenzimento, come osservare una corretta igiene orale. È proprio la routine dentale quotidiana a fare la differenza, dallo spazzolamento all’uso dei prodotti giusti. I denti vanno spazzolati con delicatezza, usando possibilmente uno spazzolino dalle setole piccole e morbide. Bisogna inoltre preferire dentifrici e collutori dalle formulazioni delicate, ricchi di fluoro, il quale favorisce la mineralizzazione del dente.

Nel contempo, se si soffre di bruxismo, si può ovviare con l’uso di un bite, realizzato ad hoc dal dentista. Se inoltre si è soggetti a reflusso gastroesofageo, il medico può dare indicazioni su come tenerlo sotto controllo.

Se hai un problema di sensibilità dentalecontattaci per prendere un appuntamento.  

Curare una carie

Curare una carie tempestivamente può evitare spiacevoli conseguenze

Curare una carie in tempo può essere importantissimo. I denti e il loro stato sono spesso indicativi della salute dell’intero organismo. Sarebbe sbagliato pensare a bocca e denti come strutture a se stanti, indipendenti dal resto del corpo. Ai denti sono infatti legati più fattori di quanto si possa immaginare. Una carie può essere banalizzata o trascurata, ignorando che ciò espone al rischio di infezioni o a patologie a carico dell’apparato orofaringeo. 

Una corretta igiene oralè il punto di partenza imprescindibile per mantenere i denti in buona salute. Ciò contempla che li si lavi 2/3 volte al giorno dopo i pasti principali, utilizzando uno scovolino interdentale e un buon collutorio senza abusarne. Fondamentale sottoporsi a visita dentistica almeno due volte all’anno. Ma cosa fare se notiamo su un dente o più denti delle macchie scure? Potrebbe trattarsi di carie: vediamo come intervenire. 

I segnali e i sintomi della carie 

Le macchiette scure superficiali sono il primo segnale della carie. Se a queste si associa un’elevata sensibilità del dente a contatto con cibi molto caldi o molto freddi, è probabile che i nervi si siano infiammati.  

Le carie comportano un’erosione dei tessuti duri dei denti per opera di microrganismi che infestano il cavo orale. La patologia può manifestarsi in diverse forme, per cui possiamo avere a che fare con carie acute, croniche, secche, centrali, senili e ancora carie da vapori acidi, da radiazioni ionizzanti e da lavoratori dello zucchero. 

Quali fattori agevolano l’insorgere della carie 

La prima causa scatenante di una carie è una cattiva igiene orale. Scendendo più a fondo, possiamo parlare di fattori endogeni ed esogeni. Tra i primi vanno menzionati la struttura dentale e la riduzione della saliva. Questa infatti è costituita da sostanze con funzioni antimicrobiche e protettiva nei confronti degli agenti cariogeni. 

Tra quelli esogeni ritroviamo un’alimentazione poco sana, ricca di zuccheri e cibi acidi: il fumo; la placca, che favorisce la proliferazione batterica. 

Se le carie vengono trascurate o non sono trattate adeguatamente, possono determinare un aumento delle tossine, un’infiammazione del tessuto molle e pulpite. Occorre farsi visitare da un dentista prima possibile. Solitamente il professionista decide di attuare in via preliminare un’accurata pulizia dei denti, allo scopo di eliminare i batteri, causa di placca e tartaro. 

mal di denti cause rimedi

Cause del mal di denti e possibili rimedi

Il mal di denti rappresenta uno dei fastidi più temuti, soprattutto perché da blando può diventare particolarmente intenso. Dietro quella che possiamo definire solo una sintomatologia si nascondono diverse cause. Vediamo di passare al vaglio quelle più frequenti. 

Mal di denti: quali cause? 

Le carie rientrano tra le più diffuse cause del mal di denti. Seguono a stretto giro gli ascessi dentali, i denti del giudizio e la pulpite. Nelle donne in gravidanza, inoltre, non è infrequente questo fastidio a causa dei cambiamenti ormonali. Questi infatti possono agevolare un abbassamento delle difese immunitarie, terreno fertile per gengivite e parodontite, ma anche erosione dello smalto. 

Gli ascessi dentali possono degenerare se non presi per tempo. Si tratta di infezioni batteriche, laddove l’accumulo di plasma e detriti può interessare gengive, radice dei denti e osso mandibolare. 

denti del giudizio possono invece essere cause del mal di denti quando la crescita devia dalla sede giusta, potendo influire sulla posizione anche degli altri denti. In questo caso andrebbero estratti. 

La pulpite invece è l’infiammazione della polpa del dente e dei tessuti e anch’essa può causare il mal di denti.  

Cause del mal di denti: rimedi e farmaci

In caso di mal di denti, sarebbe sempre preferibile farsi visitare del dentista, onde scongiurare spiacevoli evoluzioni. A ogni modo, esistono rimedi farmaceutici che possono almeno temporaneamente tenere a bada il mal di denti. 

Tra questi ritroviamo: 

  • l’acido acetilsalicilico; 
  • gli antibiotici; 
  • la clorexidina (esistono anche collutori molto validi in commercio); 
  • anestetici locali; 
  • antinfiammatori non steroidei. 

medicinali per il mal di denti vanno assunti dietro indicazioni mediche, per cui ogni terapia fai da te andrebbe rigorosamente bandita. 

Gnatologia e malocclusione

Gnatologia e malocclusione: i campi d’intervento

La gnatologia è una branca che sempre di più viene chiamata in causa nelle problematiche dentali. Talvolta anche un mal di testa persistente può nascondere un problema a carico di mandibola e mascella. Una buona sinergia tra dentisti e gnatologi spesso è la chiave risolutiva di una malocclusione della bocca, e di tanto altro. 

Può capitare di sentire la mandibola “scrocchiare” mentre si mastica, di avvertire tensione alle tempie e alle guance, o ancora di sentire una strana pressione in corrispondenza delle orecchie. Cosa si cela dietro questi fastidi che talvolta si trasformano in malessere diffuso? Una visita da uno specialista gnatologo potrebbe essere utile. Sarebbe però opportuno cercare di indagare contestualmente su cause non riconducibili ai denti. 

Gnatologia: su quali disturbi interviene 

L’articolazione temporo-mandibolare, nota anche come ATM, è una parte del nostro corpo molto complessa. Non coinvolge infatti strettamente la mandibola e la mascella, ma tutto ciò che in qualche misura ne subisce l’effetto. La masticazione, la deglutizione, la mimica, la postura, addirittura il parlare: tutto è legato al movimento di questa articolazione. 

Inoltre, molte dinamiche del sistema muscolo-scheletrico e nervoso sono inoltre strettamente correlate con l’ATM. Un disturbo nell’articolazione temporo-mandibolare può avere importanti ripercussioni sull’assetto posturale del corpo, causando uno squilibrio generale. Ricorrere alla Gnatologia è, ad esempio, indispensabile nel caso di una difficoltà ad aprire e chiudere la bocca. 

Gnatologia e malocclusione

In Italia sono presenti diversi centri che si occupano di Gnatologia, una specializzazione che porta a risultati rilevanti se portata avanti in ottica multidisciplinare. 

Lo Studio Dentistico Bonifacio è tra i migliori centri gnatologici in Italia, grazie alla presenza di professionisti che si occupano della diagnosi e del trattamento di problematiche occlusali e temporo-mandibolari. 

Nello specifico, ci occupiamo di studiare i disordini articolari (come il bruxismo) tramite esame muscolare ed articolare. Contestualmente, effettuiamo anche esame posturale con l’utilizzo di una pedana stabilometrica. Questo approccio, attento ad ogni più piccolo dettaglio, ci permette di strutturare la soluzione più adatta alle esigenze del paziente. Tra queste, vi è la realizzazione di bite personalizzati.