A seconda della patologia da trattare, e delle esigenze di ogni singolo paziente, esistono diverse tipologie di anestesia durante un intervento dal dentista. Quanto dura, però, esattamente l’anestesia? Quali sono i possibili effetti collaterali? Come capire qual è l’anestesia che fa al caso nostro? Cerchiamo di capirlo insieme in questo articolo.
Anestesia dal dentista: perché richiederla
Innanzitutto, è molto importante sottolineare che dal dentista l’anestesia non è sempre necessaria: ci sono, però, casi in cui la paura del dolore da parte del paziente è tale da intervenire con un’anestesia locale molto blanda, così da ridurre il più possibile il dolore durante l’intervento.
Durante un intervento dal dentista, solitamente il medico ricorre all’anestesia locale, scegliendo di addormentare solo la zona interessata attraverso l’iniezione di un farmaco che inibisca la reazione dei nervi durante la stimolazione degli stessi.
La durata dell’anestesia dipende anche dalla tipologia di farmaci che si utilizzano per addormentare la parte interessata: esistono, infatti, anestetici locali a breve durata, a media durata e a lunga durata. A seconda della complessità dell’intervento, sarà necessario optare per una di queste scelte.
Anestesia dentista: in gel, spray o refrigerazione?
Esistono anestesie locali che il dentista può favorire in sostituzione dell’iniezione, magari utilizzando gel o spray o talvolta attraverso refrigerazione. Nel caso dell’iniezione, la durata può essere prolungata, mentre nel caso di refrigerazione l’anestetizzazione durerà meno del solito.
Per capire, quindi, quanto dura l’anestesia dal dentista, dobbiamo chiederci che tipo di intervento andremo a fare. Solitamente, tuttavia, le tempistiche oscillano tra le 4 e le 6 ore.