L’implantologia è un insieme di pratiche chirurgiche che mirano a ripristinare il corretto funzionamento delle arcate dentali. Questo avviene tramite l’installazione di impianti all’interno dell’osso mandibolare o mascellare, ma a volte anche sopra di esso.
Perché scegliere l’implantologia?
Scopo dell’impianto dentale è di sostituire il dente perduto con un “dente artificiale” con perno in titanio che viene infilato direttamente all’interno dell’osso. La scelta ricade sul titanio perché biocompatibile e non ci sono rischi di rigetto nel post operatorio.
L’implantologia mira principalmente a restituire alla bocca del paziente la sua funzionalità originaria. In secondo luogo contribuisce a migliorare il suo aspetto estetico. Avere una buona dentatura, composta da denti sani e una buona occlusione, è alla base della salute del nostro corpo. Dallo stato dei nostri denti, infatti, dipende tutto il resto del nostro corpo e quindi è molto importante sia la prevenzione che la terapia.
Impianti dentali: durata e rischi
Nella maggior parte dei casi, l’implantologia è destinata a durare a lungo. C’è una piccola percentuale che può avere qualche problema legato alle protesi dopo circa 10-15 anni (rottura della corona superficiale, danneggiamento all’impianto, eccetera).
I rischi sono lievi e legati principalmente alla sensibilità gengivale. Se, infatti, il paziente ha sofferto in passato di parodontite, può rischiare un’infiammazione delle gengive in prossimità dell’impianto.
Ci sono casi in cui l’intervento può provocare un’infiammazione della mucosa dovuta a un accumulo di placca batterica. In casi più gravi, però, può verificarsi una riduzione ossea in prossimità dell’impianto, che può mettere a rischio l’impianto dentale stesso.