Il bruxismo è un fenomeno tanto comune quanto sottovalutato. Molti soggetti tendono a digrignare i denti, in maniera più o meno involontaria, sollecitando anche mandibola e mascella. Lo strofinamento dentale, proprio perché sottopone a costante contrazione i muscoli della masticazione, può condurre a diverse problematiche. In che modo si può ovviare?
In chi soffre di bruxismo si verifica una compressione anomala dell’arcata dentale superiore con quella inferiore. C’è chi lo fa in maniera del tutto involontaria in termini di strategia antistress; per altri invece il tutto è legato all’utilizzo di alcuni farmaci. Di notte solitamente il fenomeno si intensifica.
Bruxismo primario e bruxismo secondario
Possiamo riconoscere due tipi di bruxismo, e nello specifico il bruxismo primario e il bruxismo secondario.
Il primo interessa individui che godono di buona salute ma che utilizzano questo sfregamento allo scopo di scaricare la tensione.
Il secondo è di solito l’effetto dell’assunzione di determinati medicinali o di sostanze stupefacenti.
Chi tende a digrignare i denti può soffrire di malocclusione mandibolare, avere persone in famiglia con lo stesso disturbo o vivere una vita ad alti tassi di stress. Il problema fondamentale insorge quando il disturbo produce mal di testa frequenti, indolenzimento della mandibola (soprattutto al risveglio), danneggiamento dello smalto e dell’osso alveolare, fino ad arrivare al pericoloso scollamento gengivale (che può causare gengivite e piorrea).
Curare il bruxismo dal dentista
Per non andare incontro a conseguenze infelici, il dentista rappresenta il miglior supporto per contrastare il bruxismo. Dopo un’accurata visita, sarà lui a impostare l’approccio più funzionale.
Di solito viene consigliato l’uso del bite mandibolare che va ad arginare in qualche misura proprio lo sfregamento dei denti. Si tratta di un dispositivo che ha la finalità di rilassare i muscoli e decomprimere le articolazioni temporo-mandibolari. Viene realizzato su misura, in modo da poter essere applicato perfettamente a protezione dell’arcata dentale. Può essere indossato sia di notte che di giorno.