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Chirurgia orale: quando si deve estrarre un dente?

Chirurgia orale

La chirurgia orale permette di intervenire su diverse patologie e imperfezioni a carico di denti e bocca. Solitamente i dentisti vi fanno ricorso in caso di problematiche odontoiatriche complesse per cui risulterebbero inefficaci altri tipi di intervento. Una delle operazioni più usuali di chirurgia dentale è l’estrazione dei denti

La chirurgia orale è nota anche come chirurgia odontostomatologica ed è finalizzata al ripristino dell’equilibrio di bocca e denti, sia relativamente alla funzionalità che all’estetica. I campi di applicazione sono molto diversificati e spaziano da operazioni più semplici, come le estrazioni dentali, a quelle più complesse, come la rimozione di granulomi e tumori del cavo orale. 

Chirurgia orale: l’intervento più diffuso è l’estrazione dentale 

Va chiarito in prima istanza che l’estrazione di un dente è quasi sempre l’ultima spiaggia, nella misura in cui si tende ad evitarla ma vi si ricorre quando il problema può essere risolto solo chirurgicamente. 

L’operazione di chirurgia orale maggiormente diffusa è l’estrazione dentale. Ma per quali motivi può sorgere l’impellenza di togliere un dente?

  • Una carie particolarmente invasiva; 
  • La frattura del dente causata da un trauma; 
  • La degenerazione di una malattia parodontale; 
  • Un’infezione di denti e/o gengive; 
  • La presenza di radici che stanno marcendo e che è necessario rimuovere tempestivamente; 
  • L’esistenza di granulomi; 
  • Eventuali fastidi/dolore dovuti a dente del giudizio. 

La chirurgia dentale viene utilizzata anche se il paziente presenta accavallamento o sovraffollamento di denti. Spesso, in questo caso, vi si ricorre prima di un intervento di implantologia. 

L’estrazione dei denti del giudizio

La chirurgia orale rivela la sua efficacia anche nel caso di estrazione di denti del giudizio. Si tratta dei cosiddetti “ottavi”, molari che spuntano solitamente tra i 18 e i 25 anni. Solitamente sono 4, ma si possono presentare casi di ipodontia (meno di 4 denti) o di iperdontia (più di 4). Inoltre, in alcune persone i denti del giudizio rimangono inclusi per tutta la vita o compaiono solo parzialmente.

Quando bisogna rimuovere i denti del giudizio?

  • Quando sono parzialmente erotti e/o inclinati; 
  • Quando presentano carie; 
  • Quando creano problemi parodontali (ad esempio, accumulo di cibo dovuto alla difficoltà di raggiungere quella parte); 
  • Quando ci sono accessi. 

Infine, se ne consiglia l’estrazione tutte le volte in cui il dente del giudizio tende a spingere verso il centro dell’arcata, non trovando spazio verticale. Questo movimento potrebbe dare adito a spostamenti o ad altre problematiche come formazione di tasche gengivali, ascessi e carie.