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Ozonoterapia

L'ozonoterapia all'interno della moderna odontoiatria

L’ozonoterapia rappresenta un valido strumento negli interventi legati alla traumatologia dentale, come nel trattamento diretto delle ferite chirurgiche che presentano antibiotico–resistenza e in tutte le situazioni in cui sia necessaria un’azione antinfiammatoria, disinfettante ed antibatterica.  

Cos’è l’ozono  

L’ozono è un gas che si forma dall’unione di tre atomi di ossigeno (O3) per effetto di una scarica elettrica. Ha un caratteristico odore vagamente agliaceo. Lo stesso che, a volte, è possibile sentire durante un temporale, dovuto proprio alla formazione dell’ozono per effetto delle scariche elettriche dei fulmini sull’ossigeno presente nell’aria. È estremamente instabile e per via di questa sua caratteristica la molecola tende a perdere molto in fretta il terzo atomo di ossigeno; si ritrasforma poi in una molecola biatomica, con la conseguente formazione di un atomo di ossigeno singoletto. Quest’ultimo possiede caratteristiche diverse dall’ossigeno molecolare e il suo meccanismo d’azione rientra a far parte della ozonoterapia.  

Perché usare l’ozonoterapia dentale  

L’odontoiatria impiega l’ozono come battericida, stimolatore e regolatore del sistema immunitario, velocizzante della cicatrizzazione (per i suoi effetti sulle piastrine) e come agente causale della circolazione sanguigna.   

Quando si usa l’ozonoterapia nella cura dei denti  

L’ozono si impiega nella cura dei denti in un’ampia casistica che comprende: afte, ascessi dentali, disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM), estrazioni dentali, herpes labiale, infezioni, necrosi ossea della mandibola, osteomieliti e terapia canalare.  

L’utilizzo dell’ozonoterapia nella traumatologia dentaria è particolarmente interessante nei casi di soggetti ipersensibili o in età pediatrica, per via dell’assenza di dolore (non si usa il trapano). Le metodologie impiegate per la somministrazione dell’ozono sono diverse. A partire dall’impiego di una strumentazione che opera mantenendo una sigillatura intorno al dente: l’intera seduta dura pochissimo: dai 10 ai 60 secondi, dopo i quali si aspira l’ozono per trasformarlo in ossigeno, si trattano i denti con un liquido rimineralizzante e si lascia libero il paziente. Un altro metodo consiste negli sciacqui giornalieri con acqua ozonizzata.  

Inoltre, lo Studio medico dentistico può eseguire un’autoemoinfusione per due volte, a distanza di 5 giorni l’una dall’altra, utilizzando sangue del paziente arricchito con una miscela di ozono ed ossigeno.  Le iniezioni in situ di una miscela di ossigeno-ozono (3 trattamenti da 3 cc a distanza di 4 giorni ognuno) sono un’altra delle possibili vie da seguire.  

Infine, le applicazioni localizzate di olio ozonizzato o gel concludono l’elenco delle metodologie attualmente a disposizione per la somministrazione dell’ozono. Naturalmente, i pazienti sono sottoposti a controlli periodici per verificare l’andamento della terapia.  

Ozonoterapia dentale controindicazioni  

L’ozonoterapia è un trattamento indolore ed efficace.
Infuso nel sangue umano, l’ozono può decomporsi nei suoi radicali liberi, i ROS, di cui sono note le implicazioni volte a favorire il danneggiamento di molecole organiche, lo stress ossidativo e l’avanzamento dell’aterosclerosi. Un’eventualità che viene scongiurata con la somministrazione ai pazienti di dosi controllate di ozono non eccedenti la quantità di radicali che possono essere distrutte dagli enzimi antiossidanti. Detto questo, la somministrazione di ozono non è indicata in presenza di gravi patologie cardiovascolari, ematologiche o respiratorie, ipertiroidismo, gravidanza e favismo.